Non tutte le uscite di esplorazione danno sempre buoni risultati e capita spesso di ritornare a casa amareggiati e delusi. Le ultime uscite al Ramo PSG del Buso della Rana, invece , hanno invertito la regola e qualcosa di nuovo siamo riusciti a scoprire. Domenica 4 Dicembre 2021 a cambiarci al parcheggio eravamo in 5: io, Sid, Marce, Gek, e Valentina.
Poi lungo il cammino Gek e Valentina hanno abbandonato per problemi vari e quindi in tre abbiamo continuato. Era dal 2020 che non ci tornavo e anche allora avevamo continuato la risalita fino alla Cura. Poi erano tornati Marce , Andrea ed Helene ed avevano continuato per altri 12 metri in su , fino ad arrivare a una cengia con delle possibili prosecuzioni in alto.
Risaliamo fino al limite delle corde e dopo aver guardato un po’ in giro Sid si cimenta con il traverso . Lunghi minuti di attesa , la corda che non scorre , Sid che sale e poi riscende finchè dopo un decina di metri non vede altra possibilità che ritornare sui propri passi e disarmare il tutto. Di qui la grotta non continua.
Marce e Sid ispezionano un arrivo d’acqua tre metri sopra, ma è tutto stretto con un soffitto di frana. Resta da vedere la finestra proprio sopra all’armo, ma già che siamo qui conviene dargli un occhio. La palla passa a me e risaliti 5 metri , davanti mi appare uno scivolo e a circa una decina di metri un portale nero.
Grande eccitazione e stando attento a non muovere i sassi, perchè i miei compagni sono proprio sotto, risalgo fino a sbucare in una grande sala. Evviva finalmente nuovi ambienti. Davanti a me continua leggermente in salita, mentre sulla destra scende. Sognando già chilometri di grotta , sistemo l’armo e faccio risalire Sid e Marce. In un attimo sono su e cominciamo a ispezionare la grande sala. Tanti escrementi di ghiro ci fanno già pensare all’uscita ed effettivamente i dati dell’altimetro di Sid fanno sperare di essere già fuori nel bosco. Scoviamo tre camini, uno di 15 metri circa e gli altri due paralleli di quasi 25 metri. Battezziamo la Sala dei banchi a rotelle .
Il pavimento è una enorme frana di sassi e guardando attentamente troviamo diversi fossili.
Siamo veramente contenti e i dati altimetrici di indicano che siamo risaliti di quasi 200 metri dall’ingresso e con i valori del rilievo sembrano essere corretti. Conclusione è che siamo oramai vicini alla superficie? Ma dove?
Giovedi in sede cresce l’entusiasmo e in un giro di watsup organizziamo un contatto Arva per la domenica successiva. Controllando sulle carte sembra che la zona sia quella delle Tre casette .
Domenica 11/12/2021 al parcheggio siamo io, Sid, Helene e Gek , mentre Andrea ci raggiungerà dopo. Arrivati alla Sala dei banchi a rotelle Sid comincia subito la risalita del camino da 25 metri. Arriva sulla cengia in cima giusto alle 13.00 per accendere l’Arva. Fuori sono in parecchi con 5 o 6 Arva a scandagliare prati e boschi.
Arriva anche Andrea e come suo solito ci delizia con musica rock a manetta e bevande calde per tutti.
Mentre attendiamo le 2 ore per la ricerca Arva Helene prima e poi il Gek fanno un traverso per controllare una finestra in cima al camino .
Alle 15.00 spegniamo l’Arva, e dopo un caos di corde varie ci prepariamo per l’uscita. Con una corsa da cave-runner usciamo fuori e ci catapultiamo al Bar Rana per sentire le novelle dai ricercatori esterni. Seduti attorno alla tavola, è grande la delusione nel sentire che non c’è stato alcun segnale dagli apparecchi .
I dati del rilievo indicano che non manca molto alla superficie, forse l’altimentro ha risentito degli sbalzi meteo e gli Arva non ci hanno aiutato , ma come sempre nelle esplorazioni in grotta servirà ancora tenacia e magari un pizzico di fortuna. Il secondo , anzi il 4 ingresso della Rana deve ancora attendere.
Matteo