Ciao, mi sono arrivate le foto di un’uscita particolare fatta sabato 7 marzo pomeriggio e ne allego due di esempio.
Un fornitore con cui ho rapporti di lavoro mi ha chiesto di accompagnare alcuni elementi della sua compagnia in grotta per festeggiare l’addio al celibato di uno di questi.
Non volevano fare una cosa impegnativa per i tempi molto stretti da rispettare e così ho optato per il ramo superiore della grotta della guerra a Lumignano.
Erano 10 persone di età compresa tra i 30 e 35 anni, appassionati di montagna, esperienza di escursionismo, ferrate, che non conoscevo assolutamente, ma a detta del mio contatto tutti piuttosto scaltri.
Malgrado la semplicità della grotta e la presentazione dei partecipanti ho pensato di fare ugualmente l’assicurazione che non si sa mai, non conoscendoli….. Fortuna che l’ho fatta!
Si sono presentati 10 tipi anche simpatici ma con dell’abbigliamento da centro commerciale più che da grotta. Il mio contatto non ha trasferito tutte le informazioni che avevo preparato in merito alla vestiario, al cambio, ecc. Quindi erano pronti ad entrare in una delle grotte più sporche dei Berici senza guanti, con giubbotti con il pelo al collo, maglioni normali con camicia rigorosamente bianca sotto. Uno è entrato con un paio di scarpe ginniche bianche comperate il giorno prima e non saprei di che valore commerciale. Infine il festeggiato vestito da uomo delle
caverne in calzamaglia e con la lana alle spalle.
E’ stato un calvario solo l’avvicinamento per lui perchè le russe locali volevano trattenerlo in continuazione.
Quando mi hanno visto vestirmi si sono chiesti per un attimo dove li stavo portando e perchè questa leggera differenza di abbigliamento, ma l’allegoria della giornata gli ha subito distolti.
Chiaramente all’uscita non avevano il cambio, non avevano sacchi per mettere la roba, non avevano acqua per lavarsi un attimo.
Sono partiti scalzi e qualcuno solo con le mutande, fortuna che era un meraviglioso pomeriggio di sole.
Ho accompagnato tanta gente in grotta negli anni, ma sinceramente con questo gruppo avrei dovuto giocare forte di fantasia per giustificarmi ad un eventuale intervento di soccorso.
Luca Gelain