Tacloban 03 Aprile 2009 ore 15.20.
Ciao Lista,
siamo tornati a Tacloban da Calbiga per fare la spesa.
Siamo li da 2 giorni, a casa di Beebeth, colui che ci ospita e fa da intermediario per avere i permessi per potere entrare nella zona controllata dall’N.P.A. E’ una situazione abbastanza incasinata e sto cercando di capirci qualcosa. Cercherò di spiegarvelo…
Mi sembra di vivere dentro un film di spionaggio… Beebeth, persona influente nel paese, e’ stato
via un giorno intero per parlare con un capo dei militari e per consegnargli la nostra lettera. Ieri sera e’ arrivato un ragazzo con un biglietto scritto sulla carta di un pacchetto di sigarette dove il nostro amico ci chiedeva dei soldi per poter caricare il telefono e mangiare e che la trattativa stava andando bene. Il padre di Beebeth era un giudice e per questo ha una certa influenza
nel paese. Ci ospita in una grande casa oramai decadente che pero’ lascia trasparire l’agiatezza di un tempo, con sua moglie e i due figli. Avrà forse 50 anni ma ne dimostra 15 di piu’. Quattro anni fa e’ dovuto fuggire per un anno e mezzo, dopo che il fratello , avvocato, era stato ammazzato e anche lui era sulla lista nera. Durante un cambio ai vertici politici del governo dell’isola tra il 2005 e il 2006 sono state uccise circa 600 persone che avevano militato nell’N.P.A. o che in qualche modo vi erano legate. Il fratello, che con la sua professione aveva preso a cuore la causa dei ribelli
difendendo quelli che volevano reinserirsi nella società, e’ stato ammazzato e Beebeth in qualche modo legato alla storia doveva essere ucciso. Per fortuna avvisato da un amico che stava per arrivare un killer se n’è andato fino a che le acque non si sono calmate. Sembrano le cose che si vedono nei film.
Nonostante questo qua sembra tutto tranquillissimo, tutti allegri e felici con la calma tipica della gente di queste parti…
Stamattina e’ tornato con il permesso verbale di una delle due cellule della zona di nostro interesse.
Domani dovrebbe contattare anche l’altra. Comunque ci ha detto che e’ stato utile tutto il lavoro fatto durante l’ultima spedizione dove sono stati lasciati vestiti per i bambini del paese, medicinali e le relazioni con foto e rilievi delle grotte esplorate. Inoltre anche stavolta sono state portate foto
delle grotte, un cartellone plastificato da regalare al barangay capitan e numerosi vestiti, quaderni e colori per i bambini di Buluan.
Perdonate un po’ il casino ma vi spiegherò meglio quando ci vedremo di persona….
Ci sentiamo presto.
Lillo