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Gruppo Speleologi Malo

Buso del Pissolon

L`entrata di questa grotta che si trova a Monte di Malo, all`inizio si presentava come una stretta frattura a faglia in orizzontale, ma quello che ci colpiva sempre era la parecchia aria  che soffiava. E così io, Armando e Gian decidemmo di iniziare i lavori di scavo allargando l`entrata. Era l`8 settembre del 2014.

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Dopo varie uscite siamo arrivati a scoprire una bellissima condotta forzata di 30 metri e poi un`altra faglia parallela a quella dell`entrata decorata con delle bellissime formazioni di calcite.  Così  io e Lucio,  dopo una decina di uscite e scattate foto, abbiamo conquistato altri 15 metri di meandro stretto. Sono state uscite di scavo massacranti, era molto difficile usare il trapano.

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La grande svolta e` stata di due settimane fa, quando Sid, il magro del gruppo, infilandosi ci ha regalato altri 40 metri circa di condotta forzata con antiche concrezioni a lama di pancetta. La sorpresa e` stata enorme e sicuramente questa grotta ci dara` altre emozioni.

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Alla prossima avventura

ciao Ester

Buso “Mezzo Cane”

Io e Lucio siamo andati ad esplorare il Buso del Mezzo Cane che ci aveva segnalato Galliano. E` situato sopra Campo Mulo nell`Altopiano di Asiago.

Lucio
Lucio

La giornata era limpidissima ma fredda e neve zero.  Per mia fortuna sono riuscita ad individuare il buco e legata la corda ad una pianta, siamo scesi nel pozzetto di circa 9 metri non proprio verticale ma inclinato.

Ester
Ester
Nel fondo c`e’ una bella saletta con pavimento di terra e frana. La grotta si e` formata da una frattura tettonica e da un lato della grotta la parete e` bella liscia e solida.
Abbiamo spostato sassi per liberare l`ipotetica continuazione ma, come dice Lucio,  sembra che la grossa lama di roccia che si era staccata dalla frattura abbia ostruito il pozzo sotto e si fa fatica a capire quanto grande sia la frana che separa il vuoto sotto.
Buso Mezzo Cane Buso Mezzo Cane
Aria poca che succhiava dentro. Conclusioni, abbiamo deciso di ritornare d`estate per sentire come lavorera’ l`aria.
Ciao Ester

Storie di ordinaria… manutenzione

Avremmo potuto narrare di vite dissolute, scrivere inni alla lussuria, relazionare su sbronze colossali e allucinate come solo Bukowski sapeva fare. Potevamo stupirvi con effetti speciali (come recitava un vecchio spot che solo i non più giovani ricordano), invece di speciale non c’è nulla, anzi, c’è dell’ordinario, per la precisione c’è della manutenzione ordinaria.
Martedì 30 dicembre (o giù di lì), al Buso della Rana, Lucio e Sid hanno sostituito il primo tratto di corda della ferrata sopra il Laghetto di Caronte visto che era danneggiata. Sono stati anche modificati alcuni punti di attacco visto che quelli vecchi non erano più sicuri. Ora se andate troverete una corda scintillante almeno finché un velo di ruggine non la renderà più sobria.IMG_0193

Lunedì 4 gennaio io, Sid e Matteo andiamo a sistemare la scaletta della cascata sul ramo principale. C’era bisogno di rendere più stabile l’appoggio così erano state preparate a casa delle staffe regolabili da infilare sotto. Tutto fila liscio tanto che ci permettiamo anche qualche leziosità nell’ancoraggio al terreno.IMG_0197

IMG_0198Sulla via del ritorno incrociamo un gruppetto misto Schio-Marostica diretto al Ramo dei Salti con il quale, molto speleologicamente, discutiamo brevemente di turni di chiusura di bar e bruschetterie.
Infatti concludiamo la serata alla ricerca di un ristoro dove rinfrancare i nostri corpi stremati dall’immane sforzo prodotto. Dopo un lungo girovagare tra i pendii limitrofi, alla ricerca di un locale aperto, siamo accolti in quel di Montepulgo dove un ex corsista del GSM gestisce un locale assieme al figlio (il nome del posto non lo facciamo finché non ci offrirà una cena gratis). L’idea di partenza era di una cena frugale, invece il menù prevede un’invitante selezione di carni, così, mentre il casto Matteo si concede un piatto di gnocchi e acqua minerale, io e Sid non resistiamo alle “tentazioni della carne” e, gustando una tagliata e un filetto, ci deliziamo anche con un’ottima bottiglia di cabernet.

12439252_10156359127170551_3832855101898461412_nVolendo raccontare di vizi l’alcool a questo punto ci sarebbe, proviamo a prendere il dolce ma è francamente una trasgressione da poco, soprattutto dobbiamo constatare che purtroppo per la lussuria siamo messi male davvero (a meno di cambiare orientamenti sessuali ma per quanto mi riguarda i miei gusti son ben definiti).
C’è però una scaletta nei pressi del Lago d’Ops che è un po’ traballante. Non si sa mai che la prossima volta, oltre a raccontare di manutenzione, narreremo anche storie di ordinaria follia.
Ciao
Valentino