Tutti gli articoli di GSM

Gruppo Speleologi Malo

BACK TO CORNO

L’Abisso del Corno è sempre là, appollaiato sulle pendici del Corno di Campo Bianco
ad osservare speleologi, pastori , escursionisti e motociclisti, bikers, che passano nei suoi paraggi.
Il 30 di Agosto eravamo in cinque: Ester, Virginia, io, Sid e Lillo . Ci siamo messi d’impegno e finalmente sono
state sostiTuite le corde dei primi due pozzi che il tempo e il passaggio avevano usurato.

IMGP1996

IMGP2028

Sabato 13 settembre  invece eravamo in quattro : Cesare, Sid, Lillo e io. Entriamo alle 10 circa, dopo esserci cambiati alla bellezza di 4°.
Stavolta si scende oltre la diaclasi bagnata e al traverso Hallè Salassiè ci fermiamo per sostituire la corda usurata.
Fin che Lillo è alle prese con la corda ci sediamo ad aspettare.
“Ma quel buchetto li, ogni volta che passo lo vedo. Quasi quasi mi infilo dentro. Sicuramente è già stato visto”.
E così per passare il tempo mi infilo in un buchetto che da sempre si trova dove ci si fermava un tempo a scarburare, ad aspettare gli altri a mangiare qualcosina. Insomma il solito posto visto un milione di volte.
Entro dentro, il soffitto è basso e la prima cosa che noto è che non c’è traccia di nero delle bombole. “Bene !” .
Una lama sembra bloccare il passaggio, la sposto il tanto da infilarmi con il busto e oltre par di vedere nero, nero pozzo!
Prendo un sasso e lo lancio. Subito un urlo ” Pian coi sassi son mi sotto!” E’ la voce di Lillo sul traverso.
Avanzo ancora un po’ e dall’alto vedo le corde. Mubble mubble abbiamo by-passato il traverso.
E così dopo una ” tempesta di cervelli” iniziamo ad allargare, spaccare, spostare. Dopo un’ora la situazione è la seguente:
3 mignoli colpiti , di cui uno abbastanza grave e un torcicollo. Ma la via è aperta e così nasce il ” meandro dell’ongia nera” .
Altra ” tempesta di cervelli” e disarmiamo il vecchio traverso per armare questo nuovo passaggio che ci sembra migliore.
Anche se infortunati continuiamo la progressione e ci mettiamo a vedere alcuni punti di domanda un po’ qua e un po’ la.
Quando tutte le bustine di antiinfiammatorio sono teminate ritorniamo in superficie e alle 18.00 siamo fuori.
Senza esito tentiamo di farci offrire un bicchiere al bivacco 3 fontane. Niente da fare e così con un torcicollo e un’ongia nera ripariamo per una abbondante cena di carne e lunghi discorsi sul passato delle pornostar.
Sono le 10 di sera quando rientriamo nel mondo civilizzato.
Sei ancora vivo?”
” Si.. fra un’ora arrivo. ”
bon ciao notte

IMGP2008

Matteo

UN VIAGGIO SULLA MILLENNIUM FALCON

Il Millennium Falcon viene pilotata dall’esperto Ian Solo e dal suo co-pilota, il wookiee Chewbecca. L’astronave contribuisce alla distruzione della Morte Nera, potentissima arma imperiale capace di distruggere interi pianeti.

La nave venne costruita nel 60 BBY su Corellia. La Millennium Falcon era presente durante la costruzione di un edificio della Repubblica presso Coruscant poco dopo la seconda battaglia di Coruscant, durante le Guerre dei Cloni. Non si sa molto altro del suo passato. Lando Calrissian comprò il Falcon attorno al 5 BBY. Dopo aver insegnato al suo amico Solo a pilotarlo, Calrissian cominciò a modificarla per proteggersi meglio durante i suoi traffici. Il Falcon prese uno dei suoi colpi peggiori sulla rampa di entrata, quando uno starfighter lo colpì.

Durante una partita di Sabacc, presso Cloud City, Calrissian mise una puntata su “qualsiasi nave del suo gruppo” (in quel periodo, aveva molte navi usate). Solo, l’unico sfidante rimasto in gara, accettò la puntata, sapendo che Calrissian aveva preso una nave crociera per arrivare alla città e si era lasciato dietro il Falcon. Dopo averlo vinto, Solo vi apportò altre modifiche e miglioramenti che includevano armatura, armi, motori, sensori e blocchi contro i sensori. Il primo viaggio di Ian con il Falcon fu un viaggio verso Kashyyyk a beneficio del suo co-pilota wookie.

Il Falcon per un po’ di tempo lasciò lo spazio Imperiale per il Settore Corporato, spacciando merce per i boss del crimine come Big Bunji e Ploovo Due-Per-Uno. Dopo il suo ritorno dal settore, il Falcon venne utilizzato per spacciare merce, specialmente della Spezia per Jabba the Hutt. Pochi mesi prima della Battaglia di Yavin, Solo fu costretto a sbarazzarsi di un carico di Spezia quando venne fermato dagli Imperiali….

 

Da domenica 13/07 l’Abisso Degobar si arricchisce di un nuovo riferimento preso dalla famosa saga di Guerre Stellari. Dopo l’uscita dell’08 Giugno dove Francesca, Matteo e Stefano superata una strettoia e successivo meandro si sono affacciati su un enorme baratro nero, domenica scorsa Franco, Stefano, Tano e Matteo hanno sceso il Millennium Falcon arrivando al centro del Gran Salone dell’Alleanza. Come sulla navicella di Ian Solo, con un viaggio interstellare di 55 metri sono atterrati nel mezzo della grande sala pensile sopra il Cerro Blanco. Anche se si è arrivati in un posto già noto della grotta, sembra che ci siano ancora tanti altri episodi da scrivere .

IMG_4275

La partenza del Millennium Falcon.

IMG_4292

IMG_4311

IMG_4306

Il Gran Salone dell’Alleanza.

Se nei prossimi giorni vi capiterà di visitare il Sistema di Degobar e riuscirete a superare “che lo sforzo sia con te” allora potrete entrare anche nel Millennium Falcon e da li, con un viaggio interstellare atterrare nel mezzo del Gran Salone dell’Alleanza.

Non ci sarà Ian Solo e il suo amico wookie a insegnarvi come si pilota il Falcon, e non sarà nemmeno una partita di Sabacc, sarà semplicemente speleologia nell’Abisso Degobar.

E ora c’è anche Sala Priabona

Il Buso della Vecia in alta Valle Faeda sopra Priabona continua a riservarci novità.

Dopo esserci arrestati di fronte al  sifone a -182 metri di profondità, che per ora ci impedisce di continuare , siamo tornati a vedere la saletta in fondo al Meandro delle Larghe Intese.Qui sappiamo che c’è qualcosa che ci sfugge, come la forte corrente d’aria che a Sala Sbrasa sembra perdersi.

Infatti risalito un caminetto di 6-7 metri ci siamo trovati di fronte ad un salone enorme ( per la Vecia si intende) lungo 15 metri e largo altrettanto con un bellissimo specchio di faglia su un lato.  In fondo alla sala due bellissimi camini si innalzano per 25-30 metri .

Abbiamo pensato di chiamarla Sala Priabona.

Ed ora finchè aspettiamo che l’acqua del sifone sparisca ( chissà!) non ci resta che dilettarci nella risalita.

a presto per ulteriori news