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Gruppo Speleologi Malo

Pulizia al Convento dei frati di Isola Vicentina


Venerdi` 26 aprile sono iniziati i lavori di pulizia dalla vegetazione al Convento dei frati di Isola Vicentina, organizzati dal CAI di Malo e hanno chiesto la collaborazione del GSM perche` la superficie da pulire era piuttosto ampia.

La chiesa e il Convento di Santa Maria del Cengio, costruito nel 1447, e` un edificio imponente molto bello posto su di uno sperone di roccia.

Hanno partecipato ai lavori assieme agli amici del CAI: Alessio, Ester, Marcello e Massimo Z. , alternandoci in tre uscite ci siamo calati dalle mura del convento sradicando edera, erbe infestanti e muschio.

Anche se il tempo non e` stato dalla nostra parte, siamo riusciti a concludere la pulizia martedi` 28 maggio.

Adesso l’Eremo e` tornato al suo splendore.

P.S. Bruno Vajente ringrazia il GSM per l’aiuto dato.

Ciao

Ester

IL CERVO RITROVATO

 

Dopo almeno 2 tentativi effettuati dal sottoscritto nel corso degli  anni, andati tutti a vuoto, finalmente abbiamo localizzato il mitico  BUSO DEL CERVO in Altopiano di Asiago
C’eravamo messi d’accordo, io e Gino Scapin, di andare a localizzare  questa benedetta (o maledetta) grotta che fa parte di un “lotto” di  grotte che mi sono prefissato di placchettare perché ritengo legate  alla storia del GSM.

Uno di questi era (è) il Buso del Cervo, dove è  stato ricuperato quel magnifico palco di corna incrostate di  concrezioni che ha fatto bella mostra di sè sopra la porta della  vecchia sede di Palazzo Corielli per tanti anni.

 

          Gino.

Forse ve l’avrò già  raccontata ma ve la dovrete sorbire ancora una volta la storia della  sua scoperta.
Eravamo in “caccia” di buchi in altopiano, io, l’Armando e, mi pare  Alfredo. Trovammo una zona sul Verena molto ricca di grandi doline e  tutta sconquassata da una tettonica impressionante. Una dolina, in  particolare, aveva una frana di sassi molto puliti che scendeva ripida  fino alla parete di roccia. Ci mettemmo a scavare con le mani,  toglievamo i sassi e li gettavamo di lato di un paio di metri. Scava,  scava, getta , getta….. e tutto d’un tratto, crollò rumorosamente il
cumulo di sassi che avevamo fatto scavando, rivelando una bella  galleria in forte pendenza. Essa portava ad un grande salone in cui  rinvenimmo le corna inglobate in una colata magnifica.
Questa buso non è stato più visto, a quanto ne so, e un’altra occhiata  non sarebbe male dargliela.
Ma veniamo ai nostri giorni. Malgrado la nevicata recente decidiamo lo stesso di salire, confidando nella stagione inoltrata…

   Iko.

Fatale errore! A quota 1600 sul Verena si poteva tranquillamente  ancora sciare. L’unica zona senza neve era la sottile striscia di  asfalto della strada. Ma ormai eravamo saliti e eravamo decisi a  cercare il fantomatico buco. Seguendo il GPS di Ico con il punto fatto  con le coordinate catastali, arranchiamo con fatica nella neve,  sprofondando a volte fino a metà gamba. Ad un certo punto incontriamo  una grande dolina con una parete verticale, come ricordavo essere  l’ingresso della grotta. Sono abbastanza convinto che sia il Cervo ma  bisognerà tornare a vedere meglio… senza la neve. Facciamo  fotografie e scendiamo compiendo un ampio giro. Dopo un po’ troviamo  un’altra dolina con paretina rocciosa..
Questa volta è lei, ne sono sicuro… altre foto.

Il Buso del cervo.

Torniamo alla macchina contenti del buon esito della battuta.
Veci…ma ancora bòni…
El pi vecio.
IKO

GITA AL BUSO DELLE ANGUANE

Domenica 14 Aprile con l’Alpinismo Giovanile del Cai di Malo siamo andati al

Buso delle Anguane di Contrà Urbani di Sotto a Valdagno (VI).

Ci siamo trovati in una ventina tra grandi e piccoli e partiti con lo zaino in spalla

da contrà Gaiarsa siamo passati prima per Contrà Cengio e poi per i Fanana. Da li siamo scesi

in valle dove si apre il Buso delle Anguane.

 

La grotta presentava una grande quantità d’acqua, ma ci siamo divertiti tutti lo stesso bagnandoci….. chi più …..chi meno.

Poi con pane e sopressa abbiamo concluso questa gita speleologica diversa dalle solite

in ambienti straordinari a pochi chilometri da casa.

ciao

matteo