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Gruppo Speleologi Malo

NEIL E IL QUADRICHECO

Sabato 26 Febbraio 2011

Sabato pomeriggio esattamente il 26 Febbraio 2011.
Ritrovo al solito posto a Monte di Malo Dalla Nela ore 13.00.
Sono in ritardo, ho mangiato una pastasciutta al volo e per secondo solo del pane, ma per fortuna le ceste con il materiale sono già in macchina preparate con tutto ( ma il dubbio che manchi qualcosa c’è sempre!!), insomma sempre di corsa e guai fiatare.
Neil Young a manetta e via su per i tornanti del Monte Rosso.
Sono tutti a mangiare a quest’ora infatti non incrocio nessuno e intanto il canadese canta like a hurricane.
Arrivo Dalla Nela e trovo il Pierga con il suo bolide già in moto. Anche lui deve andare di fretta
perchè stasera ha il compleanno del nipotino.
Veloce rubo 5 minuti per un caffè digestivo e poi via.
“Ma siamo solo noi?”
Pare proprio di si. Gli altri ci raggiungono direttamente sul posto.
Riaccendo Neil con la sua Hey hey, my my e di nuovo via su per la Valle della Lora.
Quasi apro i finestrini dal caldo che fa.
Arriviamo nella zona dei Chechi. A qualche centinaio di metri dal Buso del Checo, a qualche decina di metri dal Checheto, vicino al Tricheco .
L’obiettivo del pomeriggio è forzaree e scendere il Quadricheco. L’anno scorso con Paolo, quando abbiamo aperto il Tricheco, lo avevamo visto il quadricheco e avevamo provato a infilarci dentro.
Ma la mia trippa e quella di Paolo non ci hanno permesso l’esplorazione e tutto finì li.
Hey hey my my .
Oggi siamo armati fino a i denti, manca solo Levarino che haimè l’ho scordato in magazzino.
Il buco è vecchio, scoperto e allargato qualche anno fa,
ma sembra impossibile che qualcuno sia già sceso di lì.
Aria ne sentiamo e il bel muschio verde fa be sperare
Il profondimetro segna una decina di metri e la mente
ne sogna altri centinaia.
E’ da un anno che ne sogna altri cento e sogna anche la Poscola.
Cominciamo così a darci dentro ….. uno, due , tre, quattro,
bum …..mi ricordavo qualcosa di più largo, ma si vede che
la memoria comincia a fare cheo. Dall’alto sembra un
meandro di circa 30 cm, ma forse si passa.
Dopo circa un’oretta l’operazione sembra essere
conclusa….si passa.
Arriva nel frattempo anche Paolo che con il suo anemometro
alla nicotina conferma che il buso tira e tira bene.

Armo sull’albero e poi giù.
Fuori il blu e into the black dice il vecchio Neil.
Passaggio H7 e poi dopo un paio di metri siamo sul larghetto.
Le pareti sono tutte levigate e formazioni a lame ne abbelliscono i contorni. il pozzo va ancora e in arrampicata si può scendere. Con quattro occhi cerchiamo la prosecuzione ma è solo roccia.
Infondo un meandrino stretto stretto parte e l’aria pare venire da li.
Ma è troppo stretto! Manca il vuoto.
La salettina vicino con camino chiude inesorabile i nostri sogni di gloria e con cordella alla mano, bussola e clinometro cominciamo a rilevare.

 

 

Su un blocchetto di carta disegniamo i contorni e i numeri del Buso del
Quadricheco con circa 17 metri di sviluppo e una decina di profondità.
My my hey hey.
Usciamo che sono le quattro del pomeriggio circa e arriva anche Miguel.
Salutiamo il Pierga e io e Miguel ci dirigiamo al Checheto con Paolo che
fa da battipista..
Questo si che xe un buso che tira. Una corrente d’aria calda ci investe,
le foglie si muovono e l’umidità dell’aria che bagna le foglie secche sul
pavimento.
Supervisione tecnica di Paolo, controllo degli attrezzi un saluto a Paolo
che torna giù e poi dentro.
Ma questa è un’altra storia.
ciao

matteo

Uscita con gli Scout‏

Uscita con gli Scout‏

Sabato scorso abbiamo accompagnato la comunità capi degli scout di Vicenza 9 al Buso della Rana.
Come accompagnatori eravamo io, Ester, Paolo, Sonia e Lucio mentre loro erano in 11 anziché i 18 previsti.
Ci siamo incontrati sotto il campa del Duomo di Malo alle 15.30 e poi risaliti i tornanti abbiamo incontrato gli altri al capitello dei Marchiori.
Piccola presentazione di rito, scherzi e battute sul mondo scout e poi alle 16.30 circa siamo entrati.
Soliti problemi di regolazione della fiammella, quattro acche sul gruppo speo e il Buso dea Rana e poi dentro trasportati da un vento gelido e potente che ci ha sistemato i reumatismi.
Solito momento di panico per attraversare il sifone, le cape delle coccinelle con un pizzico di paura, i capi del branco forti e baldanzosi.
Avanti quindi all’interno del Buso lungo il ramo principale ci siamo fermati un po’ qua e un po’ a cercare di dare qualche informazione sulla speleologia , ma superato il trivio l’argomento più importante rimaneva l’acqua all’interno degli stivali.
Inutile spiegargli che tanto dopo il piede si scalda e così ogni 20 metri qualcuno a togliersi gli stivali.
Momento di riposo e meditazione al Camerone dei massi e poi avanti.
Scherzi e battute ci hanno accompagnato per il ramo delle stalattiti e al bivio per il Trevisiol abbiamo incontrato Piega, Alberto e Riccardo che rientravano dal loro giro.
Scambio di parole e un’occhiata all’orologio ci dice che sono già le 18.00.
Andiamo ancora avanti e arrivati a Sala della Lavinia sentiamo i fiatoni e qualcuno già si lamenta.
Piccolo scambio di pareri e poi si decide di proseguire.
Facciamo appena 50 metri e a Sala delle Vigne chiediamo se vogliono tornare indietro o proseguire.
La comunità capi è messa alle strette, devono decidere, hanno anche l’alternativa di dividersi in due gruppi. Ma niente li può fermare e così continuiamo tutti insieme l’escursione.
Arriviamo così affaticati e stanchi all’Androne Terminale.
Si spengono le luci, si mostra il buio, con i suoi silenzi e i suoi odori. Ci si divide le poche bottigliette di liquidi e poi via verso l’uscita.
Ritorniamo sui nostri passi lasciando stare per questa volta le gelide marmitte e quando arriviamo al laghetto un vento gelido ci soffia in faccia e ci fa accelerare il passo.
Alle 21.00 circa siamo tutti fuori dalla grotta.
Divertente uscita didattica. Speriamo di aver lasciato qualcosa.
Ciao

matteo

Grotta Natale

Domenica 12 dicembre 2010
Bellissima giornata, molto fredda, destinazione in quel di Trieste ” Grotta Natale “, tutto il GSM PhotoTeam al completo, Sandro, Simona, Lara, Maxi, Donato, Damiano, Gianluca e Piergiorgio, manca solamente il buon Alberto, che purtroppo per inaspettati disturbi di stomaco non ci ha allietato della sua compagnia………
Come da rito, colazione all’autogril a San Giorgio di Nogaro e poi via dritti verso Trieste…………….e qui viene il bello, giunti tra Palmanova e Villesse, alla mia Opel Vectra inizia a fumare il motore, tutti
giù in corsia d’emergenza, sembravamo tutti dei meccanici, alla fine sicuramente problema meccanico alla pompa dell’acqua, macchina non utilizzabile, chiamata al soccorso stradale, e prenotazione auto noleggio, morale della favola persa tutta la mattina……….

Però noi duri e temerari speleo, non ci arrendiamo mai davanti alle difficoltà…………………per fortuna eravamo due macchine, la mia e quella di Sandro, che gentilmente mi accompagna all’aeroporto di Ronchi dei Legionari (GO) a ritirare l’auto sostitutiva, mentre Sandro si avvia verso Trieste, io ritorno alla barriera di Villesse a riprendere i compagni rimasti lì ad aspettarmi, con tutti i bagagli speleo, e che nel frattempo avevano fatto amicizia con la pattuglia della Polizia che faceva controlli appena fuori dell’uscita. Si riparte.

Ormai sono già le 11.30 circa, arriviamo alla barriera di Trieste, ci ritroviamo con Sandro e proseguiamo verso Aurisina per arrivare in zona Grotta Natale poco prima di mezzogiorno. Iniziamo lentamente  il solito rito della vestizione, Sandro insieme a Max vanno avanti ad armare la calata dell’unico pozzo di circa 60 metri, noi intanto piano piano iniziamo l’avvicinamento all’ingresso……….. e, visto l’inizio di giornata………non riusciamo a trovare il piccolo ingresso della grotta!
E’ là … no no el xè de là! a mi me pare chel sia de là … e  così via,  girovagando per il bosco tra pini e ginepri, dopo circa 20 minuti eccolo finalmente comparire davanti a noi.
Uno ad uno iniziamo la calata attraverso uno stretto ma non troppo pozzo fino ad ad un terrazzino dove manca l’ultimo tratto, un paio di frazionamenti e l’ultima discesa di circa 18-20 metri nel vuoto e ci
ritroviamo tutti assieme nel salone finale.
Fuori le macchine fotografiche, Sandro con grandangolo e Damiano per le macro, si dia inizio agli scatti! La grotta non è grandissima, poca acqua ma belle e grandi concrezioni, alla fine foto di gruppo e si riparte per la risalita.

Giunti ad un frazionamento a circa metà pozzo, scarica di sassi e adrenalina a go go, fortunatamente la sorte ci è amica, tutto bene, solo un po di c……….

Alle 17 siamo tutti fuori, i neo corsisti Lara e Gianluca se la sono cavata egregiamente, noi iniziamo il recupero delle corde, il freddo ci fa compagnia ed ogni tanto parte qualche brivido.
Alla fine tutti da Franz a scaldare gli animi, fresca birra non filtrata e ricche specialità austriache con rasentin di grappa.
Un’altra speleo domenica tra amici……
Alla prossima
Donato Bordignon – GSM PhotoTeam