Allora, lo scorso luglio sono ritornato in Italia dalla Romania passando dal lato serbo del Danubio.
Da quella riva ho notato alcuni buchi in parete e ho chiesto a Romeo se ne sapeva qualcosa: per lui di conosciuti ce ne erano solo 2 e molto bassi vicino alla strada, mentre quelli da me visti erano alti in parete perciò potevano essere nuovi. Quelli conosciuti erano stati abitati nel paleolitico allora abbiamo deciso di ritornare per vederli e abbiamo messo assieme anche la disostruzione dell’imbocco di un pozzetto che dalle carte risulta sopra la famosa tolosu, quella dei sifoni dell’anno scorso, ma per l’appunto dopo di essi, e perciò molto interessante.
Sono passato per l’Ungheria per evitare le dogane(bestia che giro) e da subito abbiamo cominciato l’attività. Arrivati il sabato dal lunedì abbiamo cominciato con il Danubio: allora sono tre grotte orizzontali con ampi ingressi due delle quali esplorate nel 60 da un archeologo e non rilevate e una vergine. Abbiamo fatto i rilievi e anche qualche scavo trovando anche alcuni piccoli reperti (piccoli cocci di vasi, pietre lavorate a rasoi dente di orso speleo). Veramente belle. Pensate che su una di quelle già conosciute, e che è appena sotto delle nuove rilevate, ci sono dei disegni fatti in era neolitica.
Il bel tempo poi ha dato un ulteriore aiuto al piacere di esplorare quei posti.
Per la disostruzione ho lasciato fare a Romeo, aiutandolo, ora ci passo anch’io. Sul fondo abbiamo armato un traverso ma inutilmente. Ci sarà da rivedere, sempre un po’ prima del fondo, un altro passaggio che non siamo riusciti per il momento a superare.
Bene il resto in sede giovedì.
Ciao Galliano