Archivi categoria: Sandro

Uscita fotografica in Pisatela

La Rana era in piena e non ci è stato possibile entrare per andare a fare il ramo dei Salti, come programmato.
Dirottiamo sulla Pissy che, grazie ai by-pass dello Stargate, è agibile anche con molta acqua.

Concrezioni e scallops in questo splendido tratto in prossimità del Ramo del Cigno

Concrezioni e scallops in questo splendido tratto in prossimità del Ramo del Cigno
Il tunnel
Sala Bianca

Alberto scivola e si fa un bagno integrale nel laghetto alla confluenza con il Ramo del Cigno! Per lui nessun problema a farsi lo Stargate con l’acqua alla gola, seguito dal temerario Donato.

Il lago del bagno fuori programma

Adesso la documentazione fotografica della traversata è completa.
San + Damiano, Donato, Alberto Rossetto

Pisatela – Rami Megan Gale e Cascate

Dopo le abbondanti piogge della settimana passata, si sapeva che il tratto più a monte della traversata della Pisatela sarebbe stato moooolto bagnato: così è stato e pure mooooolto fangoso. 🙁
Il nostro scopo era quello di documentare fotograficamente tutta la traversata, ma una volta arrivati alla fine del ramo delle cascate eravamo talmente bagnati ed infreddoliti che siamo scappati fuori prima possibile. Ci sarà un secondo round….
Comunque i rami alti sono stati fotografati: fine! Tutto il PhotoTeam ha fatto la traversata e quindi per un bel pezzo non ci torneremo più.
L’ingresso è già armato. La rete di contenimento è stata sfondata dalla frana e dobbiamo far cadere un bel po’ di sassi per rendere sicura la discesa. Per precauzione lasciamo uno di noi seduto di fronte alla frana a parare eventuali altri distacchi mentre gli altri scendono.
Iniziamo le foto con il camino Pater Noster. Lascio scendere tutti, tranne Donato ed Alberto R., in modo da essere sicuro che non mi piombino in testa sassi che poco piacevolmente hanno accompagnato la discesa di tutti noi.

P50 Pater Noster

Donato, con il flash in mano, scende ed ogni 10-15 m lo faccio fermare e scatto una foto; Alberto fermo in alto al P50 segna il punto di partenza del pozzo. Poi a casa monto le foto sovrapponendole con Photoshop fino ad ottenere la combinazione migliore.
Smerdamento totale nel primo meandro e poi dentro la fessura di Megan Gale …… OPS! … nella fessura verticale DEL RAMO Megan Gale! 😉

tratto finale Ramo Megan Gale

Bellissima, stretta quel che basta per farti porkeggiare ed oggi pure bagnatissima! 😉

tratto finale Ramo Megan Gale

Arrivati a Sala Faedo, troviamo Pierga (fresco come una rosa!) e Drago (sfinito e sudatissimo!) che facevano il giro inverso con eventuale disarmo delle nostre corde.
Qui ci raggiungono anche Bonni, Miguel, Alessio e Zdenka entrati un’oretta dopo di noi.
Credevo che lo stretto fosse finito ed invece, grazie all’elevato regime idrico, ci attendevano numerosi tratti da strisciare nell’acqua gelida e fango… brrr!

Ramo delle Cascate

Dopo una pausa alla confluenza dei due Rami delle Cascate, ripartiamo decisi ad uscire.

La cascata che dà inizio all’omonimo ramo

In ogni caso non sarebbe stato possibile fare altre foto perchè l’acqua era tutta sporca a causa del nostro passaggio (e degli altri prima di noi) nel tratto a monte; bisognerà necessariamente ritornare entrando dall’ingresso vecchio.
Ultimo bagno nello Stargate e via fuori.
San
Simo, Damiano, Donato, Alberto R., Massi, Gianluca

Grotta delle Margherite

Uscita foto/video in Carso triestino per visitare una grotta poco conosciuta e ricca di concrezioni.
Per trovare la botola d’ingresso è stata determinante una foto dal satellite della posizione presa da Google Map, dato che le coordinate del gps non erano proprio esatte.

Le “margherite” che hanno dato il nome alla grotta

Dopo aver rifatto l’armo iniziale per due volte (la prima mi sono seduto sopra gli spit ed ho saltato un ancoraggio! merd!), ci si cala in una stretta e larga fessura (kankara in salita) che scende per una ventina di metri.
L’attacco del secondo pozzo è il punto più bastardo di tutta la grotta: una sorta di oblò dove infilarsi obliquamente cercando di stare alti per non finire incastrati nella fessura sottostante.
Sotto questo salto si trova un’alta sala dal fondo piatto e melmoso con un bel baldacchino concrezionale.

Sala terminale: sopra lì si trova il laghetto delle margherite

Dopo un breve scivolo si parte per l’ultimo pozzo da 20m (stupendo), armato tutto su attacchi naturali, e si scende nella splendida sala terminale riccamente ed abbondantemente concrezionata.

Lo splendido pozzo finale

In un angolo si trova la pozza d’acqua con le favolose concrezioni a fiore che hanno dato il nome alla grotta. Dalla parte opposta una lunga colata fortemente inclinata, numerose colonne spezzate e traslate, segno evidente di movimenti del fondo, e blocchi di concrezioni crollate chissà da quante centinaia di anni. Tante eccentriche e piccoli cristalli di calcite che ricoprono tutto in numerose parti della sala.

Fauci preistoriche
Colonna spezzata e traslata

Fangaccio rosso takente ovunque è stato la causa di numerosi porki quando è stato il momento di lavare la roba!
Quando si fa foto, il tempo vola! Pensate, alla fine per fare una grotticella da -67m ci abbiamo messo 8 ore!
Partecipanti: San, Simo, Donato, Alberto R., Massi

Tutte le foto fatte le vedi cliccando qui.