Domenica 2 Aprile noi del GSM abbiamo organizzato una gita sociale all’Abisso del Trebiciano.
Inserita nel programma del CAI Malo, fino all’ultimo eravamo come sempre un po’ titubanti, vuoi per il tempo, vuoi per il numero dei partecipanti:
“Ma facciamo il pullman o andiamo in macchina?”
“…e facciamo il pullman da 50 posti o il più piccolino?”
“Ma che ora partiamo?”
“…e l’autista non deve sforare le ore e sennò ci vuole un secondo autista…”
“E dove si va a mangiare? Se portiamo via un po’ di pane e sopressa siamo contenti?”
“E quanti soldi chiediamo? E se poi siamo in pochi?”
“Ma alla fine chi viene?”
“Ma alla fine… Chi xei i migliori?”
“…Boh!”
Alla fine di tante “seghe” il ritrovo era domenica 2 Aprile ore 5:30 ai Capuccini a Thiene, pullman da 32 posti. Si paga in anticipo, chi si è iscritto monta su e gli altri a casa.
E così siam partiti. Ci siamo contati in 29, con la corriera strapiena di nuovi speleo, vecchi speleo, soci, non soci, amici, simpatizzanti. E i due non paganti a casa.
Arrivati a Trebiciano ci siamo cambiati lungo la strada con gran diletto dei passanti e poi a piedi per la ciclabile fino ad arrivare al laboratorio di ricerca. In fila indiana, come una vera gita CAI, ci siamo avvicinati all’Abisso e armati di kit da ferrata omologato o fai da te, siamo scesi nelle viscere del Carso attraversando i secoli di storia della speleologia italiana.
Enorme lo stupore all’arrivo in quell’enorme salone che vede scorrere in fondo, silenzioso, il Timavo. Foto, scatti, pacche sulle spalle, pranzo, snack, splech e rasentino e poi di nuovo su per le scalette per ritornare alla luce del sole.
Toccata e fuga nella Storia, passando una felice domenica speleologica in compagnia.
Matteo