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da Forlì al Degobar

1 Dicembre 2014
Vi riassumo brevemente l’uscita di ieri al Degobar proposta dallo Speleo Club Forlì.
Previo accordo con Lillo, ci troviamo al cimitero di Caltrano alle 8 io, Ester e Lillo; pochi minuti dopo arrivano loro, puntualissimi, in macchina dalle 5!
Sono in sette, un bel gruppo misto dai 18 anni in sù.
Subito ci rendiamo conto che l’obiettivo prefissato dei -270 sarà difficile da raggiungere, siamo in tanti e il tempo stringe; ma l’entusiasmo non manca e si va.
Dopo la tappa obbligatoria per la colazione recuperiamo altri due del loro gruppo a Gallio, arrivati il giorno prima, e siamo in 12!
La fortuna è dalla nostra parte; non piove e di neve nemmeno l’ombra. Ci cambiano davanti al rifugio di campo muletto.
Alle 10.30 siamo tutti pronti ad entrare; la progressione procede fluida, la grotta è un pò più bagnata rispetto al mese scorso, i forlivesi non sono abituati a queste temperature! (circa 6°)
In men che non si dica arriviamo al bivacco, scatta l’ora del te (aromatizzato al rum) e una buona dose di cazzate in salsa emiliana. Di comune accordo decidiamo che per oggi può bastare, ultimo sforzo fino alla saletta di Yoda per i fan di Star Wars…e via che si sale!
Stavolta mi sento un più sicura sugli attrezzi e mi godo di più la grotta, fino all’ultimo pozzo armato doppio da Lillo per velocizzare l’uscita. Alle 18 siamo tutti fuori, piove ma poco… Frigo e Paolo???? boh!
Dopo esserci cambiati nella legnaia del rifugio decidiamo che pizza e birra non ce le toglie nessuno… addirittura insistono per pagarci il conto..troppo gentili!
Soddisfatti per la giornata trascorsa insieme ci salutiamo con la speranza di ricambiate la visita al più presto.
Lisa
Bivacco Frigo 17
Bivacco Frigo 17
I gitanti aal'ingresso
I gitanti all’ingresso
Theino?
Theino?

Planinska Jama

Abbiamo assecondato la voglia degli amici dello Speleo Club Forlì di andare a provare l’esperienza della navigazione in canotto in un fiume sotterraneo e, nella fattispecie, in uno dei pochi posti che consentono di farlo: la Grotta di Planina in Slovenia.
A noi interessava fare delle riprese video ai canotti che, a causa delle enormi dimensioni della galleria in cui scorre il fiume, sembrano sospesi nel nero più assoluto senza nessuna delle pareti visibile.
Poi, vista l’abbondanza esagerata di protei presenti in queste acque, volevamo fare qualche foto e ripresa a questi animaletti simbolo della fauna ipogea.
Si sa che con quelli di Forlì il divertimento è assicurato, ma il susseguirsi di eventi particolari ed inaspettati, ha reso questa esperienza una delle più simpatiche mai vissute e per questo meritevole di essere raccontata “a dovere”…..
A voi il video! Un rigraziamento di cuore a tutti i partecipanti per la spendida compagnia.

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Clicca qui per il racconto e le foto di Gianluca Carboni.
Qui invece alcuni video girati da Teo Turci. 

E non finisce qui! Il giorno dopo siamo andati alla Rakov Skocjan (Valle dei gamberi).
San