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Rana-Pisatela un anno dopo

E’ passato più di un anno dalla giunzione Buso della Rana – Buso della Pisatela e trascorsi gli “euforismi” della novità, la corsa allo scoop, la ricerca della paternità dell’impresa e la foga della prima traversata, nessuno ne parla più.

Il gallegiante segna livello all'Ultima Spiaggia

Voglio aggiornarvi su come stanno andando le cose, visto che molti ci chiedono info sulla situazione avendo sentito le più svariate versioni più o meno veritiere.

Dopo la nostra prima traversata fatta in compagnia degli amici del GGS a fine luglio 2012, abbiamo fatto varie uscite per continuare la messa in sicurezza dell’ultima parte del passaggio scavato in F-Rana che porta all’Ultima Spiaggia dalla Pisatela. L’ultima dall’anno scorso risale al 17 Novembre quando abbiamo reso agibile il passaggio criticamente danneggiato da almeno un paio d’importanti piene, verificatesi proprio nelle settimane antecedenti a quella data. Durante quell’uscita avevamo notato anche che la porta da noi installata per smorzare la forza della corrente, risultava “stranamente” in parte aperta: forse anche per questo gli effetti sono stati abbastanza demolitivi. Inoltre parte del materiale asportato dall’acqua, è andato parzialmente a ostruire un passaggio basso che da sala dell’Ultima Spiaggia porta al By-Pass del sifone.

Il passaggio verso il By-Pass

Consci del fatto che il cunicolo, creato all’interno della frana, molto probabilmente con il tempo sarà destinato a chiudersi se non dovutamente conservato con attenta manutenzione (questo lo immaginavamo anche prima di completare l’opera), abbiamo deciso, per quanto possibile, di implementare e “completare” la messa in sicurezza dei passaggi critici.

Verso il sifoneDopo alcuni mesi d’inattività nel “cantiere” anche a causa del meteo poco favorevole, la settimana (martedì 2 Aprile) scorsa abbiamo incominciato a trasportare altro materiale in grotta e appena possibile completeremo il lavoro. Adesso la traversata per via aerea non è possibile se non spostando del materiale che ostruisce quasi completamente il passaggio di cui parlavo prima.

Lillo

Bruna, non tanto alta, un po’ schiva,….. ma attraente

Tutte le volte che di ritorno dall’Androne Terminale del Buso della Rana  passavo per quella sala senza nome prima della Sala della Vigna, mi son sempre chiesto che ci facesse quella finestra la’ di dimensioni accettabili, non tanto alta, di una bellezza modesta, semplice,  di colore bruno, quasi schiva, ma attraente.

il manoscritto ritrovato

Un’attrazione a prima vista, come un colpo di fulmine si potrebbe dire.
E magari con qualcuno ne avevo anche parlato, ma a bassa voce :<< Visto quella ? Bella no?>>.
E ogni volta che ci passavo sotto la guardavo, la studiavo e mi dicevo :<< Vorrei tanto conoscerla>>.
E poi :<<Ma tanto è sempre là, ma tanto la conoscono tutti! Chissà!>>.
Poi per un po’ non si passa più, poi si crede di fare come quelli veri, poi si fa come quelli veri, poi
si ritorna piccoli e si vorrebbe fare ancora come quelli veri.
Finchè un bel giorno, mentre con Paolo si mette mano a tutta la documentazione di Iko sul Buso della Rana per fare la mostra per il 40° del Cai Malo, ecco to che salta fuori un foglio di “carta di formaggio”, un manoscritto dei fantomatici anni ’70 con una fantomatica “Finestra dei Genovesi”.
<<E che roba è questa?>> .
Appare uno pseudo rilievo fatto in velocità, un punto di domanda e la partenza dal caposaldo 45 del vecchio rilievo di Gastone Trevisiol e altri.
Ecco to la  finestra dei miei sogni ed è ora che mi faccio coraggio per conoscerla.
Ai primi di Dicembre 2012 , ci troviamo io e Lillo e cogliamo  l’occasione di provare il mini trapanino  da portare in  Gola Profonda al Corno.
Risaliamo di 8 metri, su vecchi spit finchè arriviamo alla Finestra dei Genovesi.
<<Piacere! Ci piacerebbe fare come quelli veri, possiamo?>>.
Ma una lama proprio in mezzo ci impedisce di proseguire in tranquillità  senza forzare il fisico.
Il primo incontro non va troppo bene. Forse siamo stati troppo gentili, troppo educati, forse
dovremmo dare di più , forzare la mano,…. osare.

bassa, bruna , ma attraente.

Passano le settimane , la testa va giù verso Gola Profonda, il nostro fisico la segue, superiamo il nostro limite e della Finestra dei Genovesi ce ne dimentichiamo.
Andiamo su  per scendere giù, un altro mondo, altra testa, altri luoghi, altri sogni da inseguire, altri momenti indelebili.
Passano poi le feste, vediamo la Befana venire giù e ritorna in mente quella bruna finestra.
Così martedi 8 gennaio  ci ritroviamo in tanti per osare.
Siamo io, Alberto, Marcellino, Lisa, Alessio , Lillo, Massimo .

Lei è sempre li, immobile, ti guarda e non dice niente.

E allora noi forziamo la mano, ci allunghiamo forse troppo, ma è quel minimo che  serve per conoscerla .
E di la’ come diceva il vecchio manoscritto  di Iko una stretta strettoia e poi una curva con punto di domanda. Nulla insomma!
Osa fallire diceva quell’altro. E noi abbiamo osato, abbiamo fallito ma ne valeva la pena.
Quella  sera il Buso della Rana ha allungato ancora, qualcosina, forse poco, ma va bene lo stesso così.
Forse non gli eravamo tanto simpatici!

ciao

matteo