Eccomi in veste di cantastorie a scrivere qualcosa di tanto atteso. Mi è piaciuto scrivere di una “guerra” iniziata 44 anni or sono che aveva per campo di battaglia i boschi del Fèo e per soldati dei ragazzi neanche ventenni che amavano vestirsi come militari.
Mi viene in mente una divertente battuta di Marcello Sterle (Lèlo) che racconta come la buona gente del Fèo al nostro passaggio dicessa a mezza voce: ” a ‘tènto…varda..xe quà i fasisti”. La “guerra” non era altro che la ricerca di una cavità, ovviamente verticale, che permettesse di scendere al Buso della Rana dalla superficie del Fèo.
La ricerca è finita. La “guerra” è vinta.
Il nostro avversario aveva posto delle difese formidabili: un “fossato” di sassi caotici, instabili di una
trentina di metri. E per giunta percorsi e attraversati dalle acque di piena che scorrono sotterranee.
Tutto ciò non è stato sufficiente. Le “formidabili armate” del Gruppo Speleologi Malo e Gruppo Grotte Schio con un assedio durato 8 anni hanno forato la roccia, spostato tonnellate di massi, contenuto con tubi e lamiere ondulate la frana incombente fino a renderla innocua.
E, finalmente, la “resa” del nostro avversario. Prima ad una squadre di “scout” che hanno forzato il passaggio finale, poi a due “battaglioni” delle due armate che si sono fiondati giù nel metallico budello terminale per la conquista finale e definitiva.
Sabato 17 marzo 2012 il “Buso della Rana” è stato congiunto alla “Grotta della Pissatèla”. C’era un’aria accogliente in sala “Ultima Spiaggia”. Un’atmosfera tranquilla, calda ed asciutta, che faceva intendere come il nostro avversario, constatato che la guerra era finita, fosse disposto ad accogliere con tutti gli onori i suoi vincitori.
Io, da buon cantastorie ho disegnato questa vignetta che vi allego.
Viva il GSM e il GGS.
El pi vecio.
IKO