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E lo scavo continua…

Ciao a tutti.
Domani altro grande giorno di scavo in Pisatela assieme agli amici di Schio: speriamo sia la volta buona!
Intanto anche lo scorso week-end due squadre “miste” si sono alternate nel cercare di trovare l’ultima pietra
che maliziosa si nasconde tra le altre in mezzo all’immensa F-Rana.
Pubblico di seguito due post girati nella nostra lista interna questa settimana.
Lillo

Un giro lungo il Ramo Sud nel 2008

Tutto tace, c’è silenzio, ma non sono certo le discussioni che hanno placato gli animi e l’euforia.
Anche il fine settimana scorsa il GSM e il GGS hanno unito le forze per congiungere le due grotte
e altri centimetri prezioni sono stati guadagnati.
Con una squadra sabato e un’altra domenica si è avanzato quasi di un metro + mezzo metro verso il basso in direzione est.
Ci siamo oramai, ma sarà il week- end prossimo oppure quello successivo lo vedremo quando l’ultimo sasso sarà tolto di mezzo.
Dopo 8 anni di lavoro ci meritiamo una bella festa!
Partecipanti all’uscita:
Matteo, Sid, Lillo, Frigo del GSM

Cesare, Masetto, Moreno, Gabriella, Paolo (Maranelo), Marco Enel del GGS
ciao
matteo

Parte fossile nel Ramo Sud

“Secondo weekend consecutivo al cantiere “Pisatela”.
Domenica altra squadra mista, GSM-GGS, per continuare i lavori di congiunzione delle due grotte.
Ripreso il lavoro dal punto di scavo della squadra del sabato, ci siamo abbassati di altri 50 cm nella direzione stabilita, impostando la via di congiunzione con pendenza 45°.Una piccola finestra, apertasi sul lato destro nel punto più estremo, si affaccia ad un ambiente “vuoto” di 2 metri di altezza e 50 centimetri di larghezza, ma che ci costringe a dover fare un brusco cambio di direzione di 90° sempre verso destra.
Altra fase delicata dei lavori per poter mettere in sicurezza la frana e aggirarla.
Oltre all’ennesimo ostacolo, il notevole stillicidio presente nella zona di scavo e lo stallo della corrente d’aria, dovuto all’innalzamento delle temperature, sembra quasi che la “Rana” stia giocando le ultime carte per tenerci distante….ma la matematica ormai è dalla nostra…..non si molla!!!
Partecipanti all’uscita:
Franco,Jvan,Ester,Sid del GSM
Igor,Fernando papà, Fernando figlio del GGS

Ciao
Jvan

 

Paolo C. nel Ramo Sud

Ancora centimetri preziosi: 150!!

Messa in sicurezza dopo la disostruzione
I minatori Scledensi

Sabato scorso altra uscita di scavo alla ricerca della giunzione Rana-Pissatela!
Mio malgrado non sono potuto essere della partita causa la mia bimba più piccola influenzata…
Comunque c’era un bel gruppo accanito che non si è fatto certo spaventare dalla neve e dalle temperature polari. Per il GSM Franco V. (il “Capo”), Stefano C. ( el Costa), Ester, Marco Z., Alberto C. (Sid). Mentre per il GGS c’erano Cesare R., Moreno G. con la consorte Gabriella e Carlo.

Ester…. la “madonna” in pausa.

Sono riusciti ad avanzare di circa 150 cm dalla volta scorsa.
L’opera di scavo segue sempre una linea tracciata dal limite tra la parete di roccia viva sulla sx e la frana sulla destra.
Sembra che adesso però l’aria cominci ad arrivare con più forza tra i sassi di frana del “pavimento” suggerendoci di scavare verso il basso che è quello che ci saremmo aspettati prima o poi!
Molto probabilmente la prossima volta faremo un’altra prova con l’ARVA e con la radio dalla Rana per vedere se ci sono stati dei cambiamenti sia come distanza che come direzione.
A presto.
Lillo

El Costa nel punto più estremo

Malga Fossetta: uscita fotografica

Scordatevi di arrivare all’ingresso seguendo le varie istruzioni che trovate in giro! Il problema più grosso, già da subito, è trovare la traccia del sentiero che si stacca dalla sterrata che passa a fianco della malga! Anche il buon Gianki è riuscito a sbagliare nonostante ci fosse stato chissà quante volte! Quindi, per la prima volta, farsi accompagnare!

Sala del Cratere

Dopo la discesa della fessura iniziale, senza prima aver passato quel frazionamento infelice sotto il tubo e l’ex-restringimento sul fondo, siamo arrivati al Cratere: a mio avviso il posto più bello di quanto visto in questa uscita. Inusuale sentire qui lo scroscio di una cascata, ma le numerose ore di pioggia torrenziale e grandine (povera la mia macchina!) cadute nella primissima mattina sono ancora nel pieno del loro deflusso nelle vie sotterranee dell’Altopiano e questo ci avrebbe condizionato tutto il resto dell’uscita.
Infatti, il 45 ce lo facciamo sotto un’allegra pioggerella e temiamo per le condizioni in cui potrebbe essere il Bologna, dato che anche in magra dicono che l’arrivo sulla cengia abbia sempre la sua dose di acqua, ma invece lo troviamo normale.

Su questo pozzo c’erano delle corde insidiosissime: o scendevi come un missile o si bloccavano. Raumer, è qui che hai avuto l’ispirazione per il tuo moschettone di rinvio? 😉 Quando serve … lo lasci sempre a casa!Ci cucchiamo la Galleria del Fango e siamo al Pozzo del Ponte. Ancora giù per una spaccatura da fare in libera (che ci lascia inizilmente molto perplessi nell’affrontarla, ma che poi si rivela piena di appoggi) fino a quando Gianki ritorna indietro e ci dice che non si può proseguire: il pozzo X nebulizza ed una lunga permanenza per fare foto potrebbe essere pericolosa. Dietrofront! Ma prima andiamo tutti a dare un’occhiatina, tanto per renderci conto di questa cosa nuova per noi: sembra polvere in sospensione.
Pausa pappa, foto al Pozzo del Ponte e poi risaliamo.

Pozzo del Ponte                             Pozzo Bologna

Finalmente siamo alla base del Pozzo Bologna, mio obbiettivo principale. Fortunatamente è armato doppio e posiziono due luci nella parte alta, una sulla cengia ed un paio alla base. Non devo neanche fare prove: il primo scatto è quello buono!
Alla squadra ispirava una foto nella Saletta dei Tre Rami, con il cunicolo d’accesso al Bologna che è molto caratteristico. Qui il grandangolo molto spinto ha distorto parecchio, ma esiste Photoshop! Et voilà:…

Saletta dei Tre Rami

Beh, la foto successiva è stata rocambolesca: cavalletto appeso su uno spuntone di roccia tramite un cordino in kevlar,impossibilità di guardare l’inquadratura e cengia espostissima con il terrore di far cadere sassi sui compagni in posa sotto. Il risultato è che, essendo inquadrata perfettamente sulla verticale, si fatica non poco a capire quello che c’è sotto.

La foto al Cratere, fatta durante la fase d’uscita, l’abbiamo pagata a caro prezzo con un gran freddo nell’attesa che tutti risalissero l’ultimo pozzo: bisognava farla all’andata.
Ridi, scherza e fotografa, ci abbiamo messo ben 10 ore per essere scesi solo fino a -200! 🙁
Un ringraziamento speciale a Gianki del GGT e Daniele Slaviero del GGS per averci guidato ed aiutato con le luci.
Grazie anche a Bonni ed alla Zdenka che si sono sacrificati, rinunciando a venire con noi, per restare a dare una mano ad Umberto del GGS per fare foto nella parte iniziale della grotta.
Sandro Sedran

Il PhotoTeam: Donato, Alberto, Daniele, Simo, Gianki, San