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Ancora centimetri preziosi: 150!!

Messa in sicurezza dopo la disostruzione
I minatori Scledensi

Sabato scorso altra uscita di scavo alla ricerca della giunzione Rana-Pissatela!
Mio malgrado non sono potuto essere della partita causa la mia bimba più piccola influenzata…
Comunque c’era un bel gruppo accanito che non si è fatto certo spaventare dalla neve e dalle temperature polari. Per il GSM Franco V. (il “Capo”), Stefano C. ( el Costa), Ester, Marco Z., Alberto C. (Sid). Mentre per il GGS c’erano Cesare R., Moreno G. con la consorte Gabriella e Carlo.

Ester…. la “madonna” in pausa.

Sono riusciti ad avanzare di circa 150 cm dalla volta scorsa.
L’opera di scavo segue sempre una linea tracciata dal limite tra la parete di roccia viva sulla sx e la frana sulla destra.
Sembra che adesso però l’aria cominci ad arrivare con più forza tra i sassi di frana del “pavimento” suggerendoci di scavare verso il basso che è quello che ci saremmo aspettati prima o poi!
Molto probabilmente la prossima volta faremo un’altra prova con l’ARVA e con la radio dalla Rana per vedere se ci sono stati dei cambiamenti sia come distanza che come direzione.
A presto.
Lillo

El Costa nel punto più estremo

Ma diamo i numeri?

Visto che la volta scorsa abbiamo parlato di matematica, diamo un pò i numeri…
Domenica scorsa siamo tornati in Pissatela a scavare.
Partecipanti n.7 persone.
Centimetri avanzati 70.
Risultato 10 centimetri a testa.
Durante lo scavo
Durante lo scavo

Il risultato non sembrerebbe tanto gratificante a prima vista ma in realtà non è così. I settanta centimetri avanzati sono già stati messi in sicurezza e la sezione dello scavo risulta comoda per lavorare senza problemi.

Inoltre è stato approntato un sistema con carrucola fissa che permette di tirare la “barchetta” con il materiale con più facilità, rendendo probabilmente superfluo il progetto che c’era per la costruzione di un carrello gommato. Sempre per facilitare l’operazione, è stato fatto anche un lavoro di smusso lungo il percorso per evitare i vari impigli. Abbiamo portato dentro anche altri morsetti e tubi per l’armatura visto che oramai erano finiti.
Durante lo scavo
Il Carrucolone del “Capo”
La cosa più interessante comunque, è che durante la giornata abbiamo notato che l’aria ha cominciato ad arrivare con più forza dal cunicolo di scavo, segno che probabilmente la stessa comincia a trovare meno resistenza rispetto a prima. Dai che ci stiamo avvicinando!!!!
Partecipanti: io, Paolo, Sid, Franco V., Costa, Jvan e Frigo.
Lillo
Durante lo scavo
Il punto più estremo

Il Complesso, il sogno e la matematica 2

Comunque sabato c’e stata la prima uscita di scavo di quest’anno a cui ha partecipato anche il Gruppo Grotte Schio.
Dopo avere ricevuto a Negrar i complimenti da quelli di Schio per aver ripreso i lavori ed avere individuato un punto “intelligente” dove scavare, li abbiamo invitati ad unirsi a noi per continuare lo scavo, ed arrivare finalmente alla giunzione.
Presenti: io, Franco, Matteo, Frigo, Marco, Ester, Sebastiano, Paolo, Jvan e Alessio. Mentre di Schio c’era: Cesare, Masetto, Simone, Fernando con figlio al seguito, Paolo (Maranello), Moreno e un altro ragazzo di cui non ricordo il nome…. Spero di non aver dimenticato nessuno.
Direi proprio un bel numero: era da quando avevamo portato dentro i materiali che non ci trovavamo così in tanti.
Ci siamo divisi in 2 zone di scavo: una in frana e l’altra per riaprire il buco dove sparisce l’acqua che si era chiuso. Abbiamo deciso di riaprirlo perchè abbiamo notato che l’acqua di piena ha  probabilmente fatto più danni non avendo più una valvola di sfogo.
Durante il giorno ci siamo alternati allo scavo, al tirare la “tanica”,  a forare, armare il cunicolo, fare il the ed il brodo ed anche sparare una montagna di cazzate.
Alla fine, dopo che gran parte del gruppo era uscita un pò alla volta, siamo riamasti in 7. Le ultime due ore di scavo sono state decisive: siamo “usciti” dalla roccia viva per ritrovarci di nuovo in frana dove la parete di roccia viva prosegue sia verso il basso che verso sinistra. Ci sono dei bei sassi neri “puliti” e c’è una forte aria che esce dai massi e questo lascia bene sperare!
Dai che il 2012 è l’anno buono!

Ciao
Lillo
L’uscita è stata interessante anche perchè è stata una occasione di confronto sui “metodi” di scavo.